Come ho avuto modo di scrivervi nella lettera inviatavi in occasione del 50° anniversario della nostra parrocchia (7 Dicembre 1967 – 7 Dicembre 2017) è mio desiderio poter conoscere e visitare tutti i componenti della nostra grande famiglia che è la parrocchia. Per questo motivo insieme ai frati abbiamo pensato ad una missione popolare parrocchiale dal titolo “Amati e Chiamati alla Santità”.
Qual è lo scopo della missione? La missione vuole essere l’occasione per raggiungere nell’arco di una settimana tutte le case, le famiglie, le persone presenti nel nostro territorio parrocchiale per portare loro la buona notizia del Signore Nostro Gesù Cristo. La bella notizia è che “Dio ci Ama”. Dice il tema della missione Amati e chiamati alla santità.
Ci piacerebbe che la settimana della missione fosse un tempo accolto da tutti noi per mettere alla prova Gesù e scoprire se realmente è innamorato di noi. Lasciandoci coinvolgere dal ricco e intenso programma, caratterizzato da incontri con la Parola di Dio, con canti- animazione e celebrazioni.
Sono certo che potremo gustare e sperimentare la fedeltà e l’amore di Dio. Per questo vi invito ad aprire le porte delle vostre case per accogliere i missionari da me inviati.
Chiamati: saremo dalla missione chiamati a riappropriarci di ciò che ci appartiene. Noi cristiani siamo stati battezzati in Cristo e, siamo diventati figli di Dio. Dice S Giovanni: ” Noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non ci è stato ancora rivelato” (1 Gv 3,2). Il patrimonio enorme ricevuto nel battesimo non lo abbiamo ancora scoperto fino in fondo, non usufruiamo della nostra amicizia con Dio, viviamo spesso da servi, mentre Lui ci chiama Amici, ci comportiamo da schiavi, mentre Lui ci ha fatti Figli: ci sentiamo orfani mentre Lui ogni giorno ci dice di chiamarlo Papa-Padre.
Chi riguarderà la missione? La missione riguarderà rutti. Raggiungeremo tutte le case, incontreremo le famiglie i giovani e porteremo loro una Parola di Speranza, visiteremo gli ammalati per portare loro il conforto dei sacramenti. Andremo nelle scuole per incontrare i nostri ragazzi; raggiungeremo le attività commerciali per incoraggiare i negozianti; andremo all’ospedale e nelle case di cura per unirci alla preghiera degli ammalati e portare loro la gioia del vangelo.
Cosa faremo? La missione sarà caratterizzata da alcuni elementi fondamentali. Ci saranno durante l’arco della giornata tempi dedicati alla preghiera e alle celebrazioni; momenti dedicati all’annuncio della parola di Dio; ci saranno i frati, i sacerdoti, le suore che dedicheranno del tempo all’ascolto di quanti vorranno condividere le loro fatiche e le loro speranze; non mancheranno i momenti di festa e di condivisione.
Chi sono i missionari? I primi missionari saremo noi parrocchiani, accoglieremo e vivremo questo passaggio di Dio nella nostra storia; ci prenderemo cura dei missionari che verranno da fuori. Li accoglieremo nelle nostre case, daremo loro da mangiare, come dice Gesù nel vangelo “Quando entrerete in una casa mangiate quello che vi sarà messo dinanzi” (Lc 10, 12) Poi ci saranno I missionari che verranno da fuori, sono frati e suore di diverse congregazioni religiose e laici appartenenti all’OFS di Sicilia, che avranno il compito di annunciare e testimoniare il Vangelo.
Sciacca 02/02/2019
II Parroco, Fra Michele Barone